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Il fondatore

Carlo Giacomo Fanchini nasce da una modesta famiglia di agricoltori nel 1906.

Carlo Giacomo FanchiniLa sua formazione scolastica è coronata dal diploma all’Istituto tecnico industriale “OMAR” di Novara, mentre la sua formazione culturale è influenzata dall’ambiente cattolico oleggese, di cui diverrà rappresentante per anni, anche in ambito politico.

Il lavoro lo porta a stabilirsi a Pavia dove si impegna in modo significativo all’attività dei circoli giovanili cattolici e con il Comitato di Liberazione della zona oleggese.

Organizza e insegna ai Corsi di qualificazione e perfezionamento per Maestranze per i lavoratori della sezione A.C.L.I. di Belgioioso (Pavia) e per corsi di disegno meccanico per la Scuola serale di Artigianato in Oleggio, scuole dove aveva insegnato Paolo Bruni (1876-1940), il pittore oleggese che fu il suo primo maestro di disegno.

La sua attività politica e culturale si concretizza in Oleggio; infatti dopo essere stato assessore ai Lavori Pubblici per il comune di Oleggio negli anni ’60, nel 1965 è assessore alla cultura e istituisce la Biblioteca civica, di cui è presidente nei primi due anni. Negli anni ’70 realizza, con il sostegno di Rita Palestrini e di altri valenti collaboratori, tra i quali la moglie Ines, il Museo Civico “Ricordi e Cimeli locali”.

Con Meo Borrini, Gaudenzio Bottazzi e Peppe Fortina ( i quatar del Tacuin) si impegna nello studio delle testimonianze dialettali oleggesi e nella reinvenzione della Corsa della Torta, la tradizionale gara di giovani oleggesi, disputata nel giorno di Pasqua, con il corteo di costumi quattrocenteschi, a ricordo dell’antica tradizione.

Si dedica in prima persona alla raccolta dei detti e vocaboli dialettali, dapprima con i calendari oleggesi, poi, insieme ai Quatar del Tacuin, nella pubblicazione del “Vocabolario del dialetto di Oleggio” nel 1992e dei “Proverbi e detti popolari di Oleggio” nel 1994, e sollecita lo studio del pittore oleggese e suo mentore Paolo Bruni.

Muore nel 1996, nello stesso anno il museo civico etnografico viene a lui intitolato.